lunedì, dicembre 19, 2005

Roberto Rabachino vince la IX edizione di Libri da gustare con il "Vocabolario del Vino" In una gremita sala dell’ Hotel Le Meridien Lingotto Art+Tech, mercoledì 14 dicembre 2005 si è svolta la premiazione della IX edizione di Libri da gustare® Salone del libro enogastronomico e di territorio. Libri da gustare è una selezione di venti titoli dell’editoria nazionale, scelti da una commissione formata da giornalisti, gourmet e semplici appassionati, che parlano di territorio, tradizioni, storia legata al gusto che viene presentata ogni anno presso il Salotto Rai-Eri alla Fiera del libro di Torino. Con le preferenze del pubblico che segue gli appuntamenti letterari e non organizzati dalla nostra Associazione sommati a quelli dei visitatori dei numerosi portali Internet che collaborano a questa iniziativa, siamo arrivati a stilare la classifica dei " 5 libri piu’ gustosi dell’anno ". Libri da gustare dal giugno 2005 è anche una Biblioteca tematica di enogastronomia e di territorio, aperta al pubblico, collegata al sistema bibliotecario regionale con sede presso l’Associazione Culturale Ca dj’ Amis via Vittorio Emanuele n. 8 La Morra tel. 0173-50230 (orario: martedi 8 :30-12 :30 e venerdi 14-18) www.libridagustare.it Ed ecco i vincitori Primo classificato : Vocabolario del vino – Roberto Rabachino – Daniela Piazza editore A pari merito : Per vino e per segno – Le piu’ belle etichette d’autore vestono il vino italiano (1980-2000) 2 volumi - Paolo Menon – Edizioni Centro diffusione arte Vini del mondo - Giuseppe Sicheri – De Agostini Editore Cioccolato da leggere - Cetta Berardo – L’Ambaradan Cucina di tradizione del Piemonte – Ricettario a fumetti - Alberto Calosso – Piero Gallarino Priuli & Verlucca Editori Il premio speciale "Il convivio delle arti" e’ stato assegnato a : Sinfonie di antiche borgate - Paul Terrematte Edizioni l’Arciere. " Non nascondo la soddisfazione personale per vedere valorizzato un testo che ho scritto proprio nell’ottica di fare conoscere e comunicare il vino a tutti - dichiara Roberto Rabachino, giornalista e direttore della rivista Il Sommelier – A questa iniziativa ed alla Claudia Ferraresi che l’ha ideata un plauso particolare ed un augurio per le prossime Edizioni " Piera Genta Ufficio stampa 335-6438533 Comunicato stampa n. 6 del 14 Dicembre 2005 Link: http://www.libridagustare.it Club Internazionale dei Diritti del Turista - Roberto Rabachino vince la IX edizione di Libri da gustare con il "Vocabolario del Vino"

giovedì, dicembre 15, 2005

Rassegna News Vino

LA SOLIDARIETA' TRASFORMA IL VINO IN ACQUA GoMarche - Marche,Italy ... la Regione e la casa vinicola Colli Ripani, hanno presentato un progetto di solidarietà per dare speranza alle popolazioni dell'Africa: il vino dei colli ...

E CONVEGNO SU: IL VINO NEL MERCATO GLOBALE Provincia di Grosseto - Italy ... emergenti". Non a caso l'inaugurazione dei nuovi locali si celebrerà con un convegno sul tema "Il vino nel mercato globale". Il ...

Castel San Pietro - Via Corlo Cisterna di vino si ribalta Genius - Romagne,Italy 14.12.2005 - Il vino comincia a uscire dalle botti e le cisterne si riempiono, alcune prendono anche la via di paesi non proprio a due passi come al Germania. ...

Lezioni di vino ed'amore superEva.it - Firenze,Italy ... Lì, nella valle della Bormida, sulle rive del Tanaro, a Neive, a Barbaresco, a Pertinace, parlare di vino, purtroppo, è ormai retorica e nasconde la ...

mercoledì, dicembre 14, 2005

La nuova frontiera del vino: la personalizzazione. Da anni, specialmente nei paesi anglosassoni, sono disponibili dei kit per farsi la birra in casa. Con risultati, spesso, variabili. Oggi il fai da te alcolico prende una nuova direzione, verso l'autoproduzione di vino. Con almeno due approcci tecnologici radicalmente differenti. La killer app: il vino col tuo nome Il risultato, pur se organoletticamente molto diverso a seconda della strada scelta, è fondamentalmente lo stesso: poter disporre di un proprio vino, a tiratura limitata, personalizzato, da esibire con orgoglio agli amici. La personalizzazione di prodotti di autogratificazione non è una novità, basti pensare ai tabacchi da pipa e ai sigari su misura prodotti da prestigiose marche, in una produzione One-to-One: ma qui assistiamo ad una sorta di massificazione di questo piccolo lusso, grazie all'adozione di modelli di business innovativi. L'approccio nordamericano In Canada e negli USA si è particolarmente perseguita questa democratizzazione dell'esclusività, grazie all'entrata sul mercato di catene di negozi focalizzate su questa inusuale tipologia di prodotto. E su tecnologie vinicole non convenzionali. Che, per ovvi problemi logistici, non prevedono alcun tipo di contatto tra l'uva e l'autoproduttore. E dove una tecnologia "alternativa" prende il posto delle muscose cantine dei Chateaux francesi. La materia prima utilizzata in questo peculiare approccio enologico è il succo d’uva, ottenuto da distinte varietà d’uva raccolte in tutto il mondo (e, ovviamente, processato in modo da renderlo sufficientemente stabile e poterlo conservare a lungo in negozio, in attesa che arrivino i clienti). I clienti, per l’appunto, entrano in negozio e intavolano un'onesta e franca discussione con il personale del punto vendita (in franchising, non è richiesta all’imprenditore una esperienza previa in campo vinicolo) e insieme determinano il tipo di vino desiderato – sia sulla base di specifiche gustative personali, sia adottando una delle ricette già pronte, testate e collaudate dal negozio. Si passa a questo punto nel reparto di vinificazione (il retrobottega, si veda questa sequenzafotografica). Il Cliente qui inizia a gestire personalmente il processo di produzione. Mescola in un caraffone, nelle quantità appropriate, i succhi d’uva dei vari cepage necessari. Aggiunge il lievito, indispensabile per far ripartire il processo della trasformazione del succo in vino ed altri additivi coadiuvanti. Terminato questo processo di pochi minuti, lascia il suo prodotto fresco in custodia al negoziante, che ne segue la fermentazione e, quando è pronto (dopo 4-6 settimane) lo filtra. Ritorna a questo punto il cliente in negozio per travasare il prodotto nelle bottiglie e procedere alla tappatura ed etichettatura. Come per il negoziante, nessuna previa esperienza enologica è richiesta al cliente per poter ottenere vini dalle caratteristiche organolettiche del tutto peculiari. Il vino così ottenuto costa tra i 5 e i 6 dollari a bottiglia – ma se avete gente a cena e non potete aspettare qualche settimana perché il vino sia pronto, potete comprarne di già fatto. Il servizio fai-il-tuo-vino-con-le-tue-mani è molto apprezzato per l’autoconsumo, per la produzione di tirature speciali in occasione di eventi e matrimoni (con etichetta evidentemente su misura) o per l’autoproduzione del "vino della casa" per piccoli e medi ristoranti... Fonte: www.apogeonline.com

martedì, dicembre 13, 2005

Il vino e i giovani: tutti i dati del sondaggio web sul rapporto tra questa bevanda e gli under 30. Vi segnalo un interessante sondaggio svolto dall'Enoteca Italiana il cui slogan è: Per Bacco, Ragazzi! per lanciare il progetto speciale "Vino e Giovani", il cui obiettivo è "insegnare" alle nuove generazioni qual'è il modo migliore per avere un rapporto sano con questa bevanda di origini antichissime, presente su tutto il territorio nazionale e simbolo indiscusso del made in Italy nel mondo. L'indagine evidenzia anche i gusti dei giovani e gli stili di vita. Da questo punto di vista si possono trarre anche degli importanti spunti di marketing del vino. Ecco i risultati del sondaggio. Si beve soprattutto fuori casa, tra amici e con la persona amata. Prevale l'aspetto "meditativo". Il vino come bevanda esistenziale, che "fa essere", piuttosto che "fa fare". I giovani tra 18-30 anni sembrano apprezzare l'aspetto "meditativo" del vino, la possibilità di degustarlo fuori casa, con "buona lentezza", in piccoli gruppi e in coppia: una tendenza accentuata tra le ragazze che ne associano il consumo alla vita sociale, alla sfera degli affetti e dell'intimità. Sono questi alcuni elementi che emergono dai risultati del Questionario sul rapporto tra le nuove generazioni e il vino, promosso sul web da Enoteca Italiana nell'ambito del progetto speciale "Vino e giovani", e basati su un campione di 1360 utenti di Internet che hanno risposto su www.vinoegiovani.it alle domande elaborate dagli esperti di Metodologie della Ricerca Sociale del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università di Siena. La ricerca - presentata il 5 ottobre all'Università di Perugia, nell'ambito della campagna nazionale "Vino e giovani" di Enoteca Italiana e Mipaf -, riguarda il vino inteso come oggetto di nuova mediazione sociale, il suo valore simbolico "nella percezione" delle nuove generazioni, ed è partita dall'analisi dei dati su luoghi, tempi e modalità del consumo, rilevati attraverso il questionario web. Se, allora, il 20% della fascia tra 18-24 anni consuma vino rosso (il 27% degli over 40) e il 6% vino bianco (il 5% degli over 40), si scopre che ben il 43% della fascia tra 25-30 anni beve ogni giorno vino rosato (forse per l'abitudine all'aperitivo) e che comunque "già a partire da 18 anni si rileva un consumo di vino che non si discosta poi molto dalle cifre degli adulti". La tendenza generale è quella di bere vino "fuori casa" (28% del totale, contro il 20%), a differenza di quanto accade, secondo le statistiche d'Oltralpe, ai coetanei francesi. Il 28% delle donne, in particolare, dichiara di bere vino spesso fuori casa (il 10% in famiglia); il consumo extra domestico attrae sia la fascia tra 18-24 anni (26% contro il 15%), che quella tra 25-30 anni (31% contro 14%). Diffusa anche nella fascia tra i 31-40 anni, l'abitudine a bere vino fuori casa (28% contro il 23%); si attesta invece al 29% il consumo casalingo degli ultra40enni. Il consumo frequente, tra 18-30 anni, è legato alla socializzazione (aperitivo e dopocena), con una predilezione per il momento mondano dell'aperitivo, da parte della fascia 25-30 anni (13%). "Una cena con gli amici", ottiene comunque la più alta percentuale di preferenze in tutte le categorie. "Sembra manifestarsi per i giovani italiani – spiega Angela Mengoni, autrice della ricerca -, la possibilità di infrangere la decisa inclinazione di adolescenti e giovani per il consumo 'anglosassone', legato a birra e superalcolici, affiancandovi un'accezione più 'meditativa' della convivialità, meno legata all'ebbrezza che non alla conversazione, alla lentezza, alla capacità di cogliere piaceri raffinati e più meditativi. Il vino - aggiunge - piuttosto che come oggetto-strumento verso un eccesso, come oggetto che 'fa fare', si propone come oggetto identitario, che 'fa essere', capace di incarnare alcuni tratti esistenziali del suo fruitore". In realtà, una delle idee o situazioni più associate al vino da parte di tutte le fasce di età è quella dello "stare con la persona amata": Per le donne, in particolare questa risposta si colloca in seconda posizione con l'11% delle preferenze. Le nuove generazioni immaginano "il mondo del vino a forti tinte corporee" - conclude la ricerca -; questa bevanda è per loro "fattore identitario di appartenza ad un territorio" (il 9% del campione cita al primo posto il Barolo, seguito da Brunello di Montalcino e Chianti), e "il suo consumo può trasformarsi in una vera e propria pratica di 'resistenza', contro l'omologazione dei prodotti globalizzati". E la comunicazione del vino? Prevedibilità e tendenza esagerata a proporlo come fenomeno alla moda, le accuse rivolte dagli under 30 ai mass media. Per il 51% del campione, sagre e passaparola sono fonti di informazione preferite a stampa, radio e tv. Unica parziale eccezione, le riviste specializzate. Sito: http://www.enoteca-italiana.it/

lunedì, dicembre 12, 2005

Ismea-- Ultime Notizie - Vini, le dinamiche dei consumi mondiali

Roma, dicembre 2005

Le dinamiche mondiali sui consumi di vino hanno mostrato, con il passaggio al nuovo millennio, una generale ripresa con uno spostamento dai paesi produttori a quelli unicamente consumatori.

Stime recenti fissano il consumo globale di vino a 236 milioni di ettolitri nel 2004, un quantitativo in crescita di due milioni rispetto al 2003 e di 11 milioni di ettolitri rispetto alla fine degli anni '90. La ripartizione dei consumi vede ancora uno schiacciante predominio europeo con la Ue a 15 che assorbe il 55% dei consumi totali. In Nord America si registra un altro 11%, contro l'8% del Sud America e il 7% registrato sia dal continente asiatico che dai paesi dell'Europa centro-orientale. Rilevante anche la quota dell'ex Unione sovietica (5%).

I livelli maggiori di consumo pro-capite si riscontrano nei paesi tradizionalmente produttori, dove tuttavia si è registrata, negli ultimi anni, una tendenza alla riduzione. Il primato va al Lussemburgo (61,2 litri a testa), seguito dalla Francia, con 53,1 litri, e dall'Italia con 48,5 litri.

Fuori dall'Europa il primato, in termini di consumo pro-capite, spetta all'Argentina (31,6 litri annui), seguita da Uruguay (24) e Australia (20,5 litri all'anno).

Nel continente americano il consumo di vino è sostanzialmente stabile. La crescita di Stati Uniti (+8% in 15 anni) e Brasile (+11%), compensa le flessioni in Cile (-34%) e Argentina (-33%). Quest'ultimo paese, in particolare, pur confermandosi un forte consumatore, ha risentito negativamente della grave crisi economica degli ultimi anni.

L'area asiatica è quella che presenta i tassi di crescita più interessanti. Qui il consumo è più che triplicato negli ultimi quindici anni, grazie soprattutto ai forti incrementi osservati in Cina e Giappone.

Per quanto concerne specificamente l'Italia, lo scorso anno sono stati spesi, per il vino da tavola, 877 milioni di euro. 635 milioni sono stati destinati all'acquisto di vini a denominazione d'origine e 200 milioni agli spumanti.

Nell'ultimo quinquennio la composizione della spesa ha subito alcuni cambiamenti che hanno visto i vini Doc-Docg conquistare crescenti quote di mercato a scapito soprattutto dei vini da tavola.

Ismea -- Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne

U. O. Informazione, Relazioni Esterne e Urp

domenica, dicembre 11, 2005

Foto di un wine tour intorno al mondo. Cliccate quì Napa & Sonoma; poi in basso a destra cliccate su "Start Slideshow" e godetevi delle belle foto.

sabato, dicembre 10, 2005

Curiosità - (Reality Wine): In America nasce “The Winemakers” un nuovo reality TV sul vino. Chi vuole diventare winemaker? I partecipanti impareranno i trucchi del mestiere davanti alla telecamera del reality show "The wine makers". Il vincitore potrà lanciare una propria etichetta. Lo show sarà ambientato in California nelle località di: Paso Robles, Santa Barbara già famosa per il fim Sideways. I concorrenti in ogni puntata verranno giudicati in base alle loro capacità di gestire una vigna, in base alla conoscenza dei sistemi di vinificazione sino ad arrivare al marketing e alla commercializzazione. Le riprese inizieranno a dicembre, e il programma andrà in onda nella primavera del 2007. Fonte: www.sanluisobispo.com

VINO: QUANDO LA CANTINA DIVENTA STAZIONE TURISTICA. (ANSA) - Il viaggiatore che diventa turista e' il nuovo sogno degli assessorati regionali all'Ambiente, all'Agricoltura e al Turismo della Sicilia." ansa.it - Agroalimentare Sicilia ...Da una stima sui frequentatori delle varie manifestazioni turistiche legate al vino in Italia si calcola che i turisti attualmente sono circa quattro milioni e generano un fatturato di oltre due miliardi di euro l'anno. In realta', le previsioni piu' ampie indicano in circa dieci milioni gli italiani potenzialmente interessati a pacchetti-vacanze collegati a manifestazioni, eventi, soggiorni enoturistici...

venerdì, dicembre 09, 2005

Strada del vino "Terre di Arezzo". Nella splendida campagna toscana, un percorso che si snoda tra cantine e punti di ristoro, attraversando tra olivi e dolci colline, luoghi pieni di arte e di storia, dagli Etruschi ai borghi medievali, dalle manifestazioni in costume d'epoca all'artigianato tradizionale. I vini Le cantine Gli eventi Mappa Strada del Vino - Terre di Arezzo

giovedì, dicembre 08, 2005

“Arti, Sapori e Musica sotto l’Albero.” Manifestazione realizzata dal Comune di Massa Marittima in collaborazione con la Condotta Slow Food Monteregio, la Strada del Vino Monteregio, AMATUR, la Banda di Massa Marittima, il Coro Santa Barbara, la Società Pattinatori Massetani ed i Terzieri di Borgo, Cittanuova e Cittavecchia. Molte le iniziative in programma per tutto il mese di dicembre..... Maremmanews Cantine Ospitalità Link - Strada del vino Monteregio

mercoledì, dicembre 07, 2005

La Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) lancia l'allarme: il prossimo sarà sicuramente un Natale austero almeno sotto il profilo alimentare. Sulle tavole imbandite per le feste si troveranno meno frutta, verdure, prodotti tipici (insaccati e formaggi), vino e spumanti... Prontoconsumatore

martedì, dicembre 06, 2005

L'enoteca personale. Avete gente a cena, volete attrezzare una cantina personale? laVINIum vi spiega alcuni utili consigli. LAVINIUM - GENTE A CENA

lunedì, dicembre 05, 2005

Stop ai «vini pirata» australiani. I viticoltori del continente australe non potranno commercializzare dal 2007 Sangiovese, Barbera, Porto e Sherry Corriere della Sera

sabato, dicembre 03, 2005

Lab Id propone una soluzione Rfid da inserire nei tappi delle bottiglie di vino. Un tag Rfid applicato ai tappi di bottiglie di vino? L'idea è della Lab Id, azienda emiliana specializzata in soluzioni di identificazione in radio frequenza. :: Distretto PMI : Il Portale delle pmi. Finanziamenti pmi, servizi aziende, consulenza ict aziende, soluzioni e-business

venerdì, dicembre 02, 2005

ACCORDO PER IL VINO Milano-Madrid, MIWine-IBERWine 'Alleanza' tra la le Fiere di Milano e Madrid per il settore vinicolo che le vede già protagoniste sul mercato... Link

giovedì, dicembre 01, 2005

AL VIA 'TERRE DEL SANGIOVESE',PROGETTO MARKETING TERRITORIO Ha preso il via il progetto 'Terre del Sangiovese' che ha l'obiettivo di sviluppare l'incoming turistico enogastronomico del vasto territorio che va dal Sillaro a Cattolica. Il nuovo progetto di marketing territoriale e' stato proposto nell'ambito di 'Enologica' dalle quattro Strade dei Vini e dei Sapori di Romagna (Imola, Faenza, Forli'-Cesena e Rimini) che hanno deciso di dar vita a un'offerta turistica integrata per accrescere l'appeal dei circuiti esistenti, soprattutto nei confronti dei tour operator che si occupano di clienti stranieri...... ansa.it Strada dei vini e dei sapori